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Il bosco della Terlaga a Ravina - Pagina 4 PDF Stampa E-mail
Lunedì 31 Gennaio 2011 13:41
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Il bosco della Terlaga a Ravina
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I dati riportati nello studio di impatto ambientale ci parlano di una biomassa legnosa di piante ad alto fusto superiore a 300 fino a 350 metri cubi. Tutto questo ad una quota altimetrica molto bassa, che parte dai 500 metri sul livello del mare per arrivare poco sopra.

Confrontando la situazione riscontrata con i dati provinciali si può scoprire che il bosco della Terlaga si distingue in modo assoluto nel panorama provinciale e della Val d’Adige in particolare, perché:


Troviamo solo pochi boschi dove il faggio è predominante e con una quantità di biomassa maggiore di 300 mc/ha. Ad Ala e Brentonico gli unici della Valle dell’Adige, ma sono comunque boschi che si trovano a quote superiori ai 900 m slm, non i 500 metri di cui stiamo parlando.

Alle quote della Terlaga troviamo boschi che hanno la stessa quantità di biomassa, cioè di massa legnosa, ma sono anch’essi pochi e tutti boschi di origine artificiale,
cioè piantati dall’uomo, (Pinete di pino nero o silvestre, peccete) e quindi di scarso valore naturalistico.
Alla luce di quanto sopra, si può con certezza affermare che si tratta non di un bosco di scarso valore o di non particolare pregio, bensì dell’unica faggeta con valori così elevati in termini di fertilità, naturalità, quantità di biomassa, presente a bassa quota in Trentino.

Quanto sopra affermato è peraltro confermato anche se in modo non così esplicito, nella relazione dello Studio di impatto ambientale.
'Nell’area di progetto vegeta attualmente un popolamento di faggio con stature superiori alla norma di popolamenti di simile composizione situati alla stessa fascia di quota e nella stessa zona fitoclimatica;' (Studio di impatto ambientale, pag.43).

L’area sottoposta a intervento era, nelle intenzioni dei proprietari, più vasta; una superficie di circa due ettari è stata tolta su richiesta del Servizio Forestale della PAT perché caratterizzata da faggi di notevoli dimensioni e per salvaguardare la biodiversità.

Area sottratta all'intervento

 



Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Febbraio 2011 11:27
 

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